Un insegnante che non vuole spiegare ciò che i devoti non riescono a capire

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito Web: http://home.no.net/anir/Sai

Data: 18 maggio 2002

 

Nel movimento Sai c'è una posizione standard per "spiegare" ogni cosa imbarazzante e spiacevole su Sai Baba: "Non possiamo capire le sue intenzioni Divine", o altre parole con lo stesso significato. E' vero che non si riesce a capire se ci si arrende subito, e questo "arrendersi" è una "resa alla sua Divina volontà", che implica il non mettere in questione ciò che egli fa o dice. Senza eccezioni, Sai Baba o ignora o evita qualunque cosa somigli ad una domanda penetrante che possa essergli posta.

Quello che non accetteremmo come una valida o rilevante risposta, molti devoti accettano quando essa viene da colui che essi considerano l'onnisciente. Per esempio, Per esempio, quando un mio amico di Copenaghen gli chiese perchè Geova (cioè Dio, cioè Sai Baba) non aveva parlato agli ebrei della reincarnazione, ma asserito il contrario nella Bibbia. Sai Baba semplicemente non capì la domanda e chiese che gli fosse rispiegata (Uno scherzo divino, il fatto che non capisse? Non credo!) Il mio amico ebreo disse che la domanda riguardava la reincarnazione, e intendeva spiegar, ma - senza aspettare di sentire la domanda di nuovo - Baba rispose bruscamente e in poche parole:"OH! Reincarnazione! Tu non puoi capire. Non tentare di capire. E' come il seme e il frutto!" Vidi che questa risposta era solo un modo per cambiare discorso, ma in seguito il mio amico affermò che era una risposta perfetta. La sua opinione era che, siccome la domanda era una che sua moglie ebrea considerava molto importante, Baba stava loro dicendo che essi dovevano piuttosto concentrarsi su altre cose più importanti. Questo modo di rispondere non è atipico per Sai Baba. Egli frequentemente replica in modo così indiretto che sembra che le sue parole non abbiano senso, oppure cambia argomento inaspettatamente, oppure svia la conversazione, e la persona interessata spesso crede che questo sia un significativo insegnamento o una direttiva spirituale. Questo è tipico degli imbroglioni evasivi che sperano di mantenere le altrui false percezioni, per evitare di essere smascherati o di svelarsi.

Sai Baba non è mai stato tenuto a rendere conto per le cose che dice. La maggior parte delle persone che lo circondano hanno troppo rispetto o paura per fare domande su quello che dice o fa. Questo non vuol dire che non ci siano state delle eccezioni. Ci sono senza dubbio coloro che pretendono servilismo anche se sono vaghi. Molti funzionari nelle sue varie istituzioni  che sono spesso alla sua presenza hanno il "salutare rispetto" per lui, la sua volontà e la sua parola che uno scolaro avrebbe per un preside davvero imprevedibile. Adesso, è quello che ci si aspetterebbe da Dio? In tutte le principali religioni, a Dio non si attribuisce nessun tipo di errore o di torto. Quindi se uno crede che Sai Baba sia lo stesso Dio Onnipotente , o qualcosa di vicino, ovviamente abbandona qualunque possibilità di capire qualcosa su di lui. Aggiungete a questo il fatto indiscutibile che Sai Baba NON vuole che qualcuno riesca a capirlo...quasi tutto quello che dice o fa lo dimostra! Nelle udienze private, tra l'altro continua a dire alla gente di mantenere le cose segrete, che è una precauzione quasi paranoica per controllare quello che si sa di lui!

Nello stesso tempo, egli è un vero maestro, poichè sembra che stia dicendo qualcosa, ma lo dice così ambiguamente che potrebbe aver detto tanto o nulla. Devo ammettere che sono stato preso per molto tempo da alcuni dei suoi più arguti commenti e frasi dette a metà... Poichè, di tanto in tanto, egli interrompe le frasi e rivolge la sua attenzione a qualcos'altro o ad un'altra persona. La persona delusa cerca immediatamente una spiegazione, poichè questo Dio onnisciente probabilmente vuole dire qualcosa con il suo comportamento. Io trascorrevo molto tempo cercando delle spiegazioni come l'ago nel pagliaio, ed esse erano raramente convincenti quando le trovavo. Adesso sono giunto alla conclusione che, in gran parte, egli evita di dire qualcosa, lasciando al devoto almeno l'illusione di avere l'attenzione di Dio stesso. Coloro a cui egli parla, (raramente più di una o due frasi) dovrebbero essere schiacciati dalla gratitudine. vederla come una benedizione per la quale uno ha lottato per molte vite precedenti piene di buone azioni. La gente vuole credere a queste cose, e lo fa. Nell'ashram, la gente crede di pensare con il cuore, non con la testa! Nessuno sembra rendersi conto che il cuore può ingannare anche più della testa e che può essere pieno di sensazioni di inferiorità, intenso desiderio di amore non soddisfatto, o almeno di accettazione.

Non c'è dubbio che l'esperienza soggettiva delle udienze è molto buona per la maggior parte delle persone (anche se non per tutti). Si possono leggere centinaia di racconti che usano superlativi al di là di qualunque ragione. Posso vedere me stesso adesso ingannato, e così innocentemente colpevole quando raccontavo nel mio libro (la Fonte del Sogno) di udienze dorate. Quindi ho scelto di descrivere le mie udienze con Sai Baba con la fredda chiarezza della mia successiva delusione.

Dopo aver partecipato a varie udienze, esse tendono ad essere un anticlimax perchè davvero molto poco può essere appreso da Sai Baba. Egli impartisce soltanto le sue solite imprecise direttive spirituali. Talvolta è come una routine, egli entra, indipendentemente da chi è presente. Ma naturalmente questo non si intuisce nelle prime udienze. Le udienze vengono concesse dopo mesi o anni di "Aspetta! Aspetta", e chissà quanti sforzi e sacrifici - e finalmente i devoti vengono premiati (come fossero vincitori della lotteria). Nelle udienze, molti si comportano come in un sogno, spesso c'è un senso di felicità ipnotica. Specialmente le donne, le quali molto spesso dedicano tutte le loro attenzioni al darshan, si danno poi ad un'orgia di irrefrenabili parole in seguito, "benedette", "riempite dall'amore divino", e "eterni momenti di realizzazione".  Tutto questo ricorda il rilassamento nel lasciarsi andare alla splendida convinzione  "dopo tutto, sono davvero uno dei prescelti da Dio". Questa convinzione è sempre incerta e Sai Baba la scuoterà continuamente con il suo famoso ed ipotetico "test di fede", cioè la sua indifferenza, la sua trascuratezza, e molto altro fino alla morte... ma bisogna sempre essere convinti e fiduciosi!