Testimonianza di Paola

 

di Paola - angloitaliana000@yahoo.com.uk

Data: 6 novembre 2002

 

Gentile webmaster

le spiegherò il motivo per cui io e mio marito abbiamo lasciato Sai Baba. Deve sapere che divenimmo suoi devoti 15 anni fa, quando ancora vivevamo in Italia. In quel periodo, in cui ci eravamo avvicinati a lui, comprammo una casa, il sogno di tutta una vita, che si rivelò subito dopo una emerita truffa. Naturalmente ci apprestammo a sporgere denuncia disperati, ma soprattutto mortificati dal fatto che il denaro per l'acquisto ci era stato offerto dai miei genitori, per giunta guadagnato con lunghi e duri sacrifici. Alla denuncia seguì il processo che vide condannato a 3 anni di galera il truffatore, con nostra grande soddisfazione. Immediatamente dopo, cominciai a sognare Sai Baba che mi rimproverava per il nostro accanimento verso quell'uomo e mi diceva che non dovevo fare nulla perchè il giudice era lui, come pure il giudizio. Credendo ciecamente alle sue parole e, maggiormente sentendomi colpevole per aver "reagito" ad una situazione che avrei dovuto lasciare così come era in virtù del mio karma da bruciare, quando si trattò di presentarci all'appello al quale il furfante aveva fatto ricorso, non ci presentammo affatto convinti che Baba avrebbe pensato a tutto lui, sia nel bene che nel male .Così, non avendo apportato un bel nulla a nostra discolpa, il giudice assolse quell'individuo (con un casellario penale da far paura) e noi perdemmo la nostra casa.Affrontammo questa avversità con coraggio, ritenendo giusta la conclusione nel rispetto della "volontà di Baba" e con la gioia di aver fatto un passo avanti nell'applicazione del distacco. Da allora sono passati 15 anni fino a che, pochi mesi fa, leggendo un libro del dott. Rosati (suo fervente devoto, con il quale avevo dei contatti epistolari) nel quale si rivolgeva a Baba una domanda specifica sui sogni, fummo presi dallo smarrimento di fronte alla risposta: dopo la bellezza di 65 anni , durante i quali Baba aveva sempre affermato che soltanto i sogni in cui lui era presente dovevano considerarsi reali e forieri di messaggi ed insegnamenti, oggi si rimangiava tutto dicendo che anche quelli in cui lui appare sono frutto della nostra fantasia, del nostro subconscio che sceglie il volto che più gli fa comodo per esaudire i nostri desideri inconsci. A quel punto ci è crollato il mondo addosso: avevamo perso la nostra casa soltanto per aver dato credito ad una fantasia e non perchè era lui stesso che ci aveva parlato e non avevamo nemmeno tentato di fare qualcosa. Forse l'avremmo persa ugualmente, ma almeno oggi non vivrei col rimorso di non aver tentato nulla, se non altro nel rispetto per il duro sacrificio dei miei genitori. Fu per noi una folgorazione: in un istante avevamo compreso tutto quello che non avevamo capito in 15 anni. Cominciammo così a rianalizzare tutti i discorsi di Sai Baba in maniera più analitica e, per la prima volta, notavamo quanto le sue contraddizioni fossero profonde , osservate con gli occhi di chi non era più accecato da una fede mal riposta. Quando poi siamo venuti a conoscenza del vostro sito, abbiamo conosciuto ben più preoccupanti rivelazioni fino ad allora accuratamente nascoste da autori e scrittori vari , i quali, in barba ad ogni criterio di genuina ricerca spirituale, avevano pensato bene di rivelare solo ciò che esisteva di celebrativo circa questo individuo.

Ci domandammo allora quante persone in buona fede aveva ingannato con la storia dei sogni: qualcuno, forse, aveva scelto un lavoro invece di un altro e, magari, facendo la scelta peggiore; qualcuno si era curato con la vibuthi, rischiando anche di andare al cimitero, qualcun altro aveva abbandonato la moglie o il marito oppure rinnegato un'amicizia vera, qualcuno aveva venduto tutto per trasferirsi in India, e qualcun altro aveva abbandonato persino il proprio figlio, come è successo anni fa in quel di Puttaparthi perche` in sogno Baba le aveva detto di farlo, e chissà quanti avevano intrapreso il viaggio della speranza con l'illusione di una guarigione, a costo anche di grandi sacrifici economici. Tutto sommato a noi era capitato il male peggiore! Oggi Baba se ne lava le mani, rinnegando, perchè probabilmente questa storia dei sogni gli ha creato chissà quanti problemi!!!

 Le ho raccontato tutto questo, non per vittimizzarmi per il danno che ci ha arrecato, ma per farle notare quanto sia pericoloso il lavoro sottile psicologico che effettua sulle persone, spesso arrecando danni irreparabili, togliendo anche la più piccola capacità di reazione ai problemi della vita stessa, facendo di tutti degli indiani soggiogati e passivi di fronte a qualsiasi cosa. Inoltre, togliendo ogni forma di reazione nell'individuo (la legge del karma non contempla la reazione), fa sì che perda il proprio potenziale di lotta contro gli eventi negativi e contro se stesso, compresa la malattia. Quando nell'essere umano viene indebolita la capacità naturale di reazione, non si è più in grado di autodifendersi e di guerreggiare, tanto che l'autoguarigione da una malattia , che presuppone una reazione fisica per un istinto innato di sopravvivenza, non avverrà più se verrà a mancare questo presupposto, anzi la malattia prenderà il sopravvento, come pure le avversità che si moltiplicheranno se non troveranno un soggetto più che disposto ad affrontarle con la spada in mano: l'accettazione passiva che suggerisce la teoria del karma (per altro ancora tutta da dimostrare) abbrutisce l'essere umano ed ecco perchè potrebbe trovare una spiegazione in questo atteggiamento di resa totale in tutti coloro che affermano che dal momento che hanno avvicinato Sai Baba gliene sono capitate di tutti i colori e perchè l'ashram è un ricettacolo di disgrazie (malattie, fallimenti nel lavoro, relazioni distrutte , nevrosi ecc.) che farebbero rabbrividire persino Giona. Aggiungiamo anche a questo il fatto che una dieta rigorosamente vegetariana (ed oggi la medicina moderna sembra esserne d'accordo) priva l'organismo di quelle proteine essenziali  che agiscono sul nostro cervello ed il nostro umore, rendendoci più vivaci e meno depressi, e il gioco è fatto!!Ecco perchè moltissimi di questi devoti appaiono poco riflessivi, nella maggiore dei casi depressi, facilmente condizionabili e fisicamente fragili (non a caso gli indiani si ritrovano nello stato attuale proprio grazie al fatto che hanno perso gran parte della loro naturale capacità di reazione in virtù di certe teorie che, dopo il lavaggio di cervello di millenni, li vede ancora incapaci a curare una banale influenza.

A questo punto vorrei fare un altra osservazione: spesso ho sentito dire fra i devoti che, tutto sommato, quello che importa non è tanto "il miracolo" che fa di Baba il Padre Eterno quanto il cambiamento che ha effettuato su di loro, rendendoli pieni di amore e servizievoli verso il prossimo.

PRIMO: non è detto che questi miracoli, come le guarigioni (ammettendo sempre che ce ne siano state) siano dovute ad una presenza avatarica : il mondo è pieno di persone che si autoguariscono pur non avendo mai sentito parlare di Baba, esistono degli automiracolati fra i musulmani, gli ebrei, i cristiani e persino fra gli atei, i quali davvero non potrebbero attribuire a nessuno la loro guarigione (e mio padre è uno di quelli, autoguaritosi da un cancro). Se bastasse questo per definire un individuo Dio, allora dovremmo chiamare così anche Padre Pio, Madre Teresa di Calcutta, e perchè no, anche il mago di Arcella e il divino Otelma che sembra, a detta dei loro seguaci, abbiano operato anche loro guarigioni. La guarigione non è altro che il risultato di un meccanismo inconscio che presuppone la volontà di guarire (reazione) per un atto naturale di sopravvivenza, scatenato da una gratificazione catalizzatrice che può identificarsi con infiniti modi.

SECONDO: anche per il cambiamento caratteriale vale lo stesso discorso. Non è necessario Baba per cambiare le persone, in quanto il mondo è costellato da una miriade di gente che è cambiata radicalmente semplicemente perchè ha avuto fiducia in un amico, in una buona moglie o in un buon marito o svolgendo un lavoro gratificante e la medicina è piena di questi "miracolosi" casi, perciò definire Baba Dio in persona in base a queste considerazioni, sinceramente, mi sembra un pò pochino!

TERZO: in quanto all'amore ed al servizio verso gli altri, il nostro pianeta è costellato da una galassia di meritevoli persone ed organizzazioni che prestano il loro ammirevole servizio disinteressato senza avere la più pallida idea di chi sia Sai Baba (Croce Rossa, Esercito della Salvezza, volontari che si offrono in caso di alluvioni e di guerre, rischiando anche la loro vita e missionari cristiani che, spesso e volentieri, sono anche morti in nome di questa nobile causa), non vedo perciò che cosa ci sia di tanto eccezionale nel pelare le patate nelle mense di Baba. Qualcuno, come da copione, potrebbe inalberarsi dicendo che il loro servizio non si risolve solo nello sbucciare le patate ma anche, per esempio, nel portare a spasso in carrozzella una persona inferma: azione meritevole che, però, perde tutto il suo valore nel momento stesso in cui ci si tappano le orecchie e si chiudono gli occhi di fronte alla sofferenza di altre persone (in questo caso, i molestati da Baba, rovinati per tutta la vita), senza nemmeno avere la decenza di andare a verificare se certi fatti siano veri o falsi. Direi proprio che questi signori hanno un concetto molto personale e riduttivo del significato della parola "servizio".

Non c'è nulla di male nello sbucciare le patate nelle mense ma le domande che pongo a me stessa e ad altri sono queste: per quale motivo, essendo questo un lavoro come tutti gli altri, quel furbetto di Baba se lo assicura senza offrire un minimo di ricompensa in denaro a chi lo svolge? E perchè, spesso e volentieri, ha detto che il lavoro nobilita l'uomo e poi recluta gente a lavorare per lui gratis, quando ci sarebbero milioni di poveri indiani disposti a farlo per poche rupie? Non salverebbe dalla fame qualche povera famiglia invece di fare la parte dell'addolorato quando viene a sapere che una madre ha ucciso i suoi figli e se stessa perchè non aveva cibo da dargli? E come mai che invece i servizi che lui offre come, ad esempio, vitto e alloggio, se li fa pagare? Perchè il suo servizio deve essere interessato e quello degli altri disinteressato? E per quale motivo ha costruito prima un aeroporto inutile di un ospedale, quando in quel paese disperato avrebbe dovuto avere precedenza assoluta quest'ultimo? Non ha tolto, forse, a migliaia di poveri drivers la possibilità di guadagnarsi un tozzo di pane nel fare la spola Bangalore-Puttaparthi, oppure la verità è che per i suoi governanti e VIP rappresentava un insostenibile affronto poggiare il loro delicato sederino su un fetente e sobbalzante taxi locale per farsi due ore di viaggio?

E poi, per concludere, finiamola con questa storia di non vedere i difetti negli altri perchè sono i nostri (parole famose di Baba) perchè, a questo punto, tutti noi "cattivi" che riconosciamo i difetti di pedofilia e di molestatore sessuale in lui dovremmo essere a nostra volta tutti pedofili e molestatori. Forse, come "saggiamente" potrebbe suggerire qualcuno, lo siamo stati nelle vite precedenti e non abbiamo superato ancora questa bruttura, ma allora ci sarebbe da dire che il mondo è in serio pericolo, visto che siamo così tanti! Ciò significa che anche il giudice non dovrebbe formulare il suo giudizio ritenendo una persona un criminale, perchè in fondo il criminale è lui stesso e le prigioni dovrebbero essere tutte piene di giudici con i delinquenti a spasso. Inoltre se Sai Baba definisce "cani" coloro che lo hanno lasciato, a rigor di logica, è un cane lui stesso, visto che ha sempre detto che gli altri non sono che il nostro riflesso.

E finiamola anche con la storia degli ospedali che dovrebbero dare la conferma della sua "divinità" perchè a questo punto potrei rispondere che Mussolini, mentre costruiva fior fiori di case per la classe meno abbiente, nello stesso tempo si serviva di torture e crimini per tappare la bocca a coloro che non lo appoggiavano, eppure si definiva l'uomo della Provvidenza, salvo poi scoprire che era un pazzo esaltato. Oggi abbiamo un altro personaggio che dice di essere in missione divina, Bin Laden il quale, mentre apporta benessere in diversi paesi arabi, allo stesso tempo fa saltare in aria migliaia di persone innocenti.

Grazie per la vostra cortese attenzione

Paola