Sathya Sai Baba soffriva di epilessia in gioventù?

 

di Åsa Samsioe - asa.samsioe@leksand.mail.telia.com

Data del documento: 28 novembre 2002

Data: 29 novembre 2002

 

Il libro ANYATHA SARANAM NASTHI “Other than You refuge there is none” di Smt. Vijaya Kumari è una vera miniera d'oro se vuoi conoscere, senza censura, ciò che è realmente accaduto nell'ashram nei primi anni di Sai Baba. Il contenuto del libro si basa sulle note del diario dell'autore.

A pag.130-131 l'autore parla della "trance" di Sai Baba

"Talvolta mentre conversava con tutti noi, Swami improvvisamente andava in trance...Se e quando un devoto era in grandi sofferenze...Swami correva da lui lasciandosi dietro il suo corpo fisico.
In quelle occasioni il suo corpo diventava rigido...Qualche volta salendo le scale egli cadeva giù...Mentre si cantavano i bhajans, egli improvvisamente diventava rigido, come una bambola di legno, e sedeva immobile sul trono...
In queste occasioni non aveva consapevolezza del suo corpo...Talvolta si strappava i capelli dalla testa. Se per caso teneva un fiore in mano, strappava i petali e li cincischiava.
Se la sua scatola di foglie di betel era al suo fianco, egli ne consumava una enorme quantità, noci di betel o lime. Una volta, per aver mangiato troppo lime, soffrì di afta per molto tempo.
Certe volte rideva come un demente. Borbottava qualcosa di incoerente.
Talvolta la vibhuti continuava a fuoriuscire in grandi quantità dalla sua bocca aperta...
Una notte egli giaceva sul suo letto e parlava con noi, quando all'improvviso cadde. Il suo corpo era scosso ed agitato, le sue mani toccavano le sue ginocchia. Dopo un pò cominciò a gemere. Eravamo molto addolorati a quella vista. Perchè questa sofferenza in uno che è l'incarnazione di Dio?"

Forse questa "sofferenza" non era affatto causata da "trance" o comportamenti altruistici nel soccorrere un devoto sofferente...
Forse Smt. Vijaya Kumari in realta descrive qualche tipo di attacco isterico? Forse Dio stesso soffriva di epilessia nella sua gioventù?

Nel libro di Bryan Kolbs and Ian Q. Whishaws book: “Fundamentals of Human Neuropsychology" (Fondamenti di Neuropsicologia umana), potete leggere a proposito di epilessia:

"L'epilessia è una condizione caratterizzata da ricorrenti attacchi di vario tipo, che sono associati ad un disturbo della consapevolezza. Benchè gli episodi di epilessia siano stati definiti come convulsioni, crisi e attacchi, nessuno di questi termini è interamente soddisfacente, poichè gli episodi possono variare enormemente"

Gli autori descrivono diverse forme di epilessia:

"Gli attacchi complessi parziali sono caratterizzati da tre comuni manifestazioni: (1) sensazioni soggettive, come pensieri ripetitivi, alterazioni di umore, sensazioni di deja vu, o allucinazioni; (2) automatismo, che sono movimenti ripetitivi stereotipati, comu schioccare le labbra o masticare o atti come strappare i bottoni; (3) cambiamenti di posizione, con i quali la persona afflitta talvolta assume posizioni catatoniche o immobili...

Se leggete sugli attacchi parziali complessi, sui diversi siti Internet, potete aggiungere alla descrizione comportamenti strani come raccogliere vestiti, ingoiare, borbottare, fare movimenti ripetitivi, parlare in modo confuso e ripetitivo e produrre saliva dalla bocca...

Forse la "vibhuti" che talvolta usciva a fiotti dalla bocca aperta di Sai Baba ...era in realtà saliva o bava?
Secondo la descrizione di vibhuti di Smt. Vijaya Kumaris, avrebbe potuto avere qualunque forma o consistenza o colore...

A pag 56 potete leggere:"Talvolta la vibhuti creata da Swami invece di essere in forma secca, era sotto forma di blocchi duri. Talvolta era a forma di globo. Mentre la sbriciolava per la distribuzione, le dita di Swami diventavano rosse..talvolta erano color grigio cenere e altre volte un misto di bianco e nero. In altre occasioni di vario colore..."

Non è facile sapere com'è la vibhuti...

Åsa Samsioe - Svezia