Il plagio di Sai Baba

 

di Elena Hartgering

Tratto da http://www.snowcrest.net/sunrise/Rfplage.htm

 

In un libro intitolato, Gandhi, The Man, The story of His Transformation di Eknath Easwaram, (US, 1997, Nilgiri Press), ho trovato la seguente citazione:

"Una volta il treno di Gandhi stava lentamente entrando in stazione, un reporter corse verso di lui e gli chiese senza fiato un messaggio da portare alla sua gente. La risposta di Gandhi fu uno scarabocchio  su una strisciolina di carta: "La mia vita è il mio messaggio". E' un messaggio che non richiede un ampio palcoscenico di politici mondiali, ma può essere messo in pratica qui e ora, nella vita quotidiana" (pag 140).

Degno di interesse è anche questo paragone su http://www.meaning.twu.ca/worthy/ghandi.htm. Troverete questo:

"Le cose che ci distruggeranno sono: i politici senza principi, il piacere senza coscienza, il benessere senza lavoro, gli affari senza moralità, la conoscenza senza carattere e l'adorazione senza sacrificio. -Mahatma Ghandi (1869 - 1948)”

Adesso date un'occhiata alla copertina del numero di luglio 2000 del Sanathana Sarathi dove troverete questo:

"I sette peccati mortali. La nazione oggi è afflitta dalle conseguenze di sette gravi peccati. Il primo sono gli affari senza moralità, il secondo la politica senza princìpi. Il terzo l'istruzione senza carattere. Il Quarto, l'adorazione senza sacrificio. Il quinto la ricchezza senza il duro lavoro. Il sesto, l'esistenza umana senza interesse verso le scritture. Il settimo, devozione senza austerità."

Così per Sai Baba agli altri peccati possiamo aggiungere il plagio.

Cordiali saluti

Elena