Il guru che sosteneva di essere Dio

di marswalker 108 (Dennis J. Hanish) su:

Sathya Sai Baba Discussion Club, messaggio 2367, 2369 and 2371:

http://clubs.yahoo.com/clubs/sathyasaibabadiscussionclub

Data: 23 maggio 2002 ore 14.05

SATHYA SAI BABA: "IO SONO DIO" - Parte 1

Parlerò oggi di un’altra contraddizione che ignorai, per così dire, quando ero un devoto di Sai baba. Questo aspetto può essere in qualche modo sottile ed io penso che implichi discriminazione. Comincerò affermando che un amico metafisico una volta mi disse: “Un vero avatar non se ne va in giro sostenendo di essere un avatar”. Adesso vediamo, conosco l’affermazione di Sai Baba nella quale sostiene di essere Dio, ma anche noi siamo Dio. Ecco alcuni fatti a proposito dei quali io mi interrogo:

Non dimenticherò mai il groppo che mi si formò in gola durante una conferenza di Sai Baba mentre guardavo un video che mostrava la famosa lettera che SSB scrisse a suo fratello il 25 maggio 1947. Nella lettera Sai Baba dice: ”Nessuno potrà mai comprendere  la MIA GLORIA, chiunque sia la persona, qualunque il metodo di indagine, comunque lungo il tentativo”

Esempi da Sathya Sai Parla, Vol. IX, pp. 82-83, un discorso tenuto a Brindavan il 19 giugno 1974:

“Essi sono incapaci di misurare la santità, la maestà e la REALTA’ ETERNA che sono IO. La POTENZA di Sai è ILLIMITATA; essa si manifesta per sempre, OGNI forma di “potere” risiede nel palmo della mano di QUESTO Sai…. Ma coloro che professano di aver compreso Me, gli studiosi, gli Yogi, i Pundits,…sono consapevoli solo delle manifestazioni esterne e casuali meno importanti, di una infinita piccola parte di quel potere, e cioè dei “miracoli”! Essi non hanno desiderato contattare la Fonte di OGNI POTERE e SAGGEZZA che è disponibile qui a Brindavan. Essi sono contenti ogni qual volta si assicurano una chance di esibire la loro cultura e di sfoggiare e il loro sapere riguardo alla Scienza Vedica, senza rendersi conto che la Persona tramite la quale i Veda emanano è nelle loro nebbie, per il loro stesso bene….

Essi esagerano il ruolo dei miracoli, che sono comunque volgari se paragonati alla MIA GLORIA e MAESTA’, come le dimensioni e la forza di un moscerino paragonate a quelle dell’elefante sul quale esso si accoccola…..Il mio potere è INCOMMENSURABILE; la Mia verità è inesplicabile, impenetrabile….

Adesso, devo dirvi che nel corso del Sai Avatar, non c’è posto nemmeno per tali drammi con scene di fallimento e sconfitte! IO SONO LA VERITA’”

Da libro “Golden Age” (L’Età d’Oro), Sri Sathya Sai Book and Publications 1980, pag. 49, “ IO SONO DIO, ma io non ho bisogno di sapere che sono Dio, poichè lo sono sempre stato. IO SONO L’AVATAR. SONOSEMPRE STATO L’AVATAR.”

Sul retro della copertina del numero del febbraio 1999 di Sanathana Sarathri, SSB dice: “Voi siete le onde; IO SONO L’OCEANO”.

Così SSB sostiene di essere il Dio di tutti gli Dei e l’ASSOLUTO DEFINITIVO!!!! Ci sono molti altri esempi. Adesso voglio confrontare questo con la seguente storia di Yogananda. Per favore, notate che non sto privilegiando nessun Guru particolare!

Con affetto, MarsWalker108, CONTINUA...

 

Messaggio 2369

Data: 23 maggio 2001 ore 14:49

SATHYA SAI BABA: "IO SONO DIO" - Parte 2

Quando Yogananda era un ragazzo, talvolta scappava di casa per cercare santoni. Una volta, suo fratello maggiore, Ananta,  portò Mejda (PY) a vedere un santone nel tentativo di soddisfare finalmente la sua ricerca. Queste parti della storia sono tratte dal libro di Sanada LoL Shosh, MEJDA, SRF, 1992, pp. 101-4:

..”Di tanto in tanto apriva le sue pesanti palpebre per rimproverare i suoi discepoli, poiché lo adoravano troppo rumorosamente; essi stavano disturbando la sua serenità interiore. L’intrusione di Ananta non fu la benvenuta. I discepoli del santo si rifiutarono di lasciarlo avvicinare al loro Dio. “Cosa vuoi? Non vedi che sta riposando. Si arrabbia moltissimo se viene disturbato”

Ananta esitò poiché non aveva molta esperienza di santoni. Essendosi spinto così oltre, comunque, decise di portare avanti questo piano. Afferrò le mani di Mejda e si fece strada attraverso i capannelli di devoti. Coloro che videro la devozione sul volto di Mejda prontamente cedettero il passo. Presto, Ananta e Mejda furono seduti davanti alla augusta presenza.

Ananta si rivolse al sadhu con rispetto: “Sua Santità, concedeteci la grazia di un  vostro sguardo. Ho portato mio fratello perché ricevesse la vostra benedizione”. Majda si inchinò umilmente. Il santo aprì gli occhi e fissò il tranquillo, sereno volto di Mejda.

I discepoli del santone si meravigliarono poiché Mejda aveva attratto l’attenzione del loro Guru, quando tutta la loro referenza e devozione era stata apparentemente ignorata. Cosa aveva offerto? Come il suo semplice inchino aveva scatenato questa reazione? Ma la voce acuta del santone disperse questo momento di stupore:” Giovane uomo! Stai cercando il Divino? La tua ricerca è alla fine: IO SONO DIO!”

Il volto di Mejda esprimeva lo shock. “ Vedo che non mi riconosci” si irritò il santone “Sei ancora accecato dalla delusione e dal legame con la vita familiare”.

Mejda era calmo quando parlò con profonda convinzione, “Anima Rispettata, non dire ma che TU sei Dio”

L’indignazione rannuvolò il volto del santone; esso divenne scuro, come se dell’inchiostro fosse stato versato sul suo corpo. Si offese per l’impudenza di questo giovane. Il suo petto si appesantì e si gonfiò. Il suo volto fu distorto dalla rabbia.  Mejda prese un piccolo specchio dal suo zaino e lo tenne davanti al sadhu.

“Guardati! E’ questa la faccia di Dio? Può il Dio dell’amore e della bellezza che ho cercato giorno e notte, mese dopo mese, anno dopo anno avere un volto così? No! Dio non è avido. Non inganna i Suoi devoti per procurarsi un seguito e i dono che essi portano…..” 

“Tu stai portando i tuoi discepoli nella più grande ignoranza adulando il tuo ego ed il loro. Mostra invece loro il sentiero della verità che rende liberi….Stiamo solo giocando all’inganno per una volta in questi corpi di carne….Tutto e tutti appartengono a Dio; Lui è tutto.”

Con affetto, MarsWalker108

Messaggio 2371

Data: 23 maggio 2001 ore 16.45

SATHYA SAI BABA: “IO SONO DIO” - Parte 3

“ La prima necessità della vita è di evitare di causare dolore e sofferenza agli altri e di cercare l’armonia con la propria mente ed anima mentre rinunciamo a tutto ciò che è mondano per lui. Lui è la Verità….Solo Colui che può impartire divina saggezza agli altri e mostrare loro il sentiero verso Dio è un vero guru”.

Dicendo questo, Mejda si alzò e si accinse a lasciare la stanza. Ananta lo seguiva. Il santone era fulminato. Un violento terremoto non avrebbe potuto scuoterlo più di quanto le parole di Mejda scossero il suo atteggiamento egocentrico. Lentamente il suo volto si illuminò per il divertimento.

Prima che Mejda raggiungesse la porta, il santone umiliato gli corse dietro gridando:”Fermati! Fermati!” Poi stette di fronte a Mejda:”Giovane signore” disse ”mi hai liberato oggi da una grande delusione. Io non mi ero reso conto della mia ignoranza fino a che tu non hai parlato. Benché tu sia molto più giovane di me, mi inchino a te con gratitudine, poiché mi hai dato l’illuminazione”

“Oh, Sadhuji!” replicò Mejda, “tu hai davvero un gran cuore, altrimenti non avresti ammesso la tua debolezza davanti ai tuoi discepoli. Nessun uomo può mai dire “IO SONO DIO”. L’onda dell’oceano non può dire “Io sono l’oceano”. Può solo dire “L’oceano è diventato un’onda”. Dio è l’oceano di luce dal quale sono nate le onde in forma umana. Può un uomo contenere l’Oceano Infinito nell’onda finita del suo corpo umano? Con le nostre limitazioni umane, non possiamo neanche comprendere la Sua grandezza (figuriamoci racchiudere), che pervade ogni atomo nell’universo. E’ solo quando riusciamo a realizzare la Verità che parliamo con autorità divina.”

Mejda più tardi riferì che il sahdu in effetti si riprese dalle sue egoistiche delusioni e divenne un vero grande santone.”

Per concludere, dal libro “Sayings of Yogananda” SRF, 1974, p.56:

“Se un uomo ti dicesse: ”Io sono Dio”, tu non avresti la sensazione che egli stia dicendo la verità, “ il Maestro disse ad un gruppo di discepoli. “Ma tutti noi possiamo con diritto dire “Dio mi ha fatto”. Di quale altra sostanza potremmo essere fatti? Lui è l’unico materiale della creazione. Per prima cosa portò a compimento il mondo dei fenomeni, niente esisteva tranne Lui come Spirito. Dal Suo essere ha creato tutto: l’universo e le anime degli uomini.”

Con affetto, MarsWalker108